Penso che la vita sia a tratti meravigliosamente bella e a tratti spaventosamente terrorizzante!
A volte infatti ci capitano delle cose brutte e inaspettate, un lutto o una malattia, oppure viviamo momenti difficoltà e di stress, la crisi o la fine di una relazione, problemi sul lavoro…. Queste situazioni ci travolgono, al punto che non riusciamo più a gestirle.
Ci sentiamo in ansia, impauriti, nervosi, arrabbiati oppure molto molto tristi e sconfortati. Ci rendiamo conto che stiamo sbagliando qualcosa, che siamo bloccati, che non riusciamo a trovare una via d’uscita…. ed è a quel punto che dobbiamo fermarci e trovare il coraggio di dirci: “ho bisogno di un aiuto per riuscire a star meglio”.
Sai che questo è successo anche a me? Ho avuto una storia familiare difficile, ho perso mia madre all’improvviso all’età di 12 anni, ho sentito il mondo crollarmi addosso, sono andata avanti, dall’esterno me la sono sempre cavata bene, ma dentro stavo male, molto ma molto male. Nessuno lo vedeva e nessuno se ne occupava. Così ho deciso di occuparmi io di me stessa.
Ho iniziato a studiare psicologia per cercare una cura alle mie sofferenze, per imparare a vivere meglio, ad essere felice o quantomeno meno triste.
Il percorso è stato lungo e tortuoso. Ho imparato molte cose all’università, ma poi applicarle su di me era sempre complicato. Ho iniziato a comprendere alcune cose, ma non bastava. Mi sono iscritta alla scuola di specializzazione per diventare psicoterapeuta e nel mio percorso di formazione, tra le tante tecniche terapeutiche, ho conosciuto e sperimentato l’EMDR, una tecnica di rielaborazione dei traumi, e uaaaooo, me ne sono innamorata.
Sono andata io stessa in terapia e ho iniziato a sperimentare l’EMDR su di me con ottimi risultati: sono riuscita ad elaborare il trauma irrisolto di mia madre e a prendere consapevolezza con i miei aspetti più profondi e sofferenti. Ho iniziato a farlo anche sui miei pazienti e anche in questo caso ne sono stata molto soddisfatta!
Per non farmi mancare niente, nel 2020 ho avuto un altro lutto, questa volta ho perso mio padre a causa del Covid. Se non avessi sistemato prima i miei pezzi di dolore dal precedente lutto, probabilmente sarei di nuovo andata in pezzi. Invece ho tenuto, ho tenuto in piedi la mia vita e il mio lavoro, sfogando il mio dolore e facendo in modo che questo non mi bloccasse.
Oggi penso che la nostra vita non dipende da quello che ci accade, ma da cosa ce ne facciamo delle cose ci accadono!
Io ho deciso che il dolore non mi avrebbe chiuso o incattivito. Ho deciso di tenere aperto il cuore, di far rimanere l’amore e far scivolare il dolore. Faccio questo per me e per i miei pazienti!